Quando una bella esperienza finisce il magone prende tutti, in questo caso istruttori e allievi indistintamente. I corsi di velaterapia realizzati con il contributo dell’Assessorato allo sport della Regione Puglia hanno consentito a persone affette da malattia di Parkinson di mettersi in gioco in una «esperienza entusiasmante» durante la quale hanno appreso le basi dell’andare per mare in barca a vela e hanno imparato a condurla.
ParkinsONsail «ha soddisfatto un desiderio sopito nel tempo: mi ha fatto amare il mare più di quanto lo ho mai amato», racconta Antonio. «È stata una carica, una ricarica», gli fa eco Annamaria. «Sentirsi padrone del mare nel senso di essere libero – spiega Nicola, per tutti “il Gladiatore” – ci ha fatto creare un gruppo in cui quando qualcuno non riesce, un altro è pronto a dargli una mano. E questa forse è la sensazione più bella: in un mondo dove molto spesso si vive di egoismo, qui si è creato un gruppo.
L’equipaggio, composto da un istruttore, un tutor e sei allievi, aveva un nono ospite a bordo: «Noi che abbiamo questo amico in comune, il Parkinson che ogni tanto ci comanda – prosegue Nicola – abbiamo fatto esperienza della vela che permette a noi di comandare: capisci di avere dei limiti, che però puoi anche superare. Questo è stata la vela».
Inevitabile per tutti, appunto, sentire l’emozione di una esperienza che è arrivata alla linea del traguardo: tra la soddisfazione del percorso compiuto e il dispiacere di vederla terminare. «Una emozione indescrivibile –sostiene Massimo – condurre la barca, stare al timone, mi ha consentito di conoscere persone speciali, davvero: persone che combattono». Una esperienza che si chiude, ma soprattutto «una bella sensazione da non lasciare».
Per informazioni e iscrizioni, cell. 3897693100.
www.parkinsonsail.it